Al via il crowdfunding di "Kissing Gorbaciov"

Al via il crowdfunding di "Kissing Gorbaciov"

Parte venerdì 4 novembre il crowdfunding di Kissing Gorbaciov, nuovo progetto firmato dalla casa di produzione indipendente SMK Factory, in collaborazione con AAMOD – Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, per la regia di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife. Dopo i primi ciak, con le riprese iniziate in estate in Puglia a Melpignano (provincia di Lecce) e proseguite in diverse location in Emilia Romagna, il documentario entra in una nuova fase. 

Sarà possibile partecipare infatti alla realizzazione del film, con un contributo che permetterà di diventare parte del film (nei titoli di coda), ricevere diverse ricompense e gadgets del film. 

Il crowdfunding è attivo sul sito di Produzioni Dal Basso: https://sostieni.link/32371 . 

La contaminazione e l'incontro tra culture diverse continua ad avere ancora una carica rivoluzionaria: dai ricordi e dal materiale d’archivio, il passo alla voce viva e al racconto di chi c’era è breve e doveroso. In “Kissing Gorbaciov” sono protagonisti, e ospiti d’eccezione, i CCCP – Fedeli alla Linea riuniti al completo dopo numerosi anni con la loro storica formazione, con Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Guidici e Danilo Fatur, come gli organizzatori di quel pazzo viaggio dalla Puglia a Mosca, il festival “Le idi di marzo” del 1988, ovvero Antonio Princigalli e Sergio Blasi (ideatore della Notte della Taranta in Salento). Ancora, tra gli altri, compariranno gli artisti dell’epoca che si esibirono sul palco a Melpignano, come alcune tra le band sovietiche che parteciparono al progetto e gli italiani Wilko Zanni, fondatore dei RATS, e i Mista & Missis. Altri saranno annunciati. 

Riavvolgendo il nastro: tutto inizia nel 1988 a Melpignano, un piccolo paesino del Salento in provincia di Lecce. Qui per la prima volta dei gruppi rock sovietici si esibiscono oltre cortina in quello che la critica musicale ha definito “il primo sbarco ufficiale della nuova armata musicale russa”. Gorbaciov era stato eletto nel marzo dell'85 come presidente del PCUS e, all’alba della prossima caduta del muro di Berlino, ci si trovava in un momento in cui, sia la Storia che le storie di chi era sul palco, stavano cambiando per sempre: il festival viene subito chiamato “Le Idi di Marzo”. La primavera successiva saranno alcune band italiane, imbarcandosi su un pericolante “Aereflot”, a esibirsi in Unione Sovietica in due concerti tra Mosca e Leningrado, tra cui i CCCP e Litfiba. Lo faranno la sera del 24 marzo 1989, all’interno del Sovincentr, un palasport alla periferia nord di Mosca. 

Attraverso materiale d’archivio, grazie alla collaborazione con AAMOD e con i CCCP - Fedeli alla linea, con le testimonianze dirette degli artisti, il documentario copre più di 3.500 km tra Melpignano e San Pietroburgo, passando per la rossa Emilia e Mosca, per scoprire l’incredibile storia del tour che riuscì a creare un ponte tra due mondi, fino ad allora divisi, attraverso una lingua che non ha bisogno di interpreti: la musica, la forza del rock, il linguaggio del punk.

Kissing Gorbaciov, da un soggetto di Andrea Paco Mariani, Luigi D’Alife e Roberto Zinzi, è una produzione Smk Factory con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, attraverso Emilia-Romagna Film Commission, il patrocinio del Comune di Melpignano, ed il patrocinio e supporto logistico di Apulia Film Commission.

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Andrea Paco Mariani - Si avvicina al mondo del cinema e del documentario nel 2008, durante un periodo di studio e ricerca a Sarajevo, legato all’antropologia visuale. Nel 2008 pubblica con Osservatorio Balcani-Caucaso un dossier legato alla scena musicale di Sarajevo, da cui verrà tratto il suo primo documentario lungometraggio “La resistenza nascosta” (2009). L'anno successivo è co-fondatore SMK Factory, la casa di produzione di cui fa tutt’oggi parte e per la quale firma la regia di diversi documentari: tra questi Tomorrow's Land (2011), con Nicola Zambelli, Green Lies (2014) e The Harvest (2017), un film che intreccia documentario, fiction e musical denunciando il tema delle nuove forme di caporalato agricolo in Italia e che porterà nei 2 anni successivi il gruppo ad avere la prima distribuzione mondiale di un proprio film: nord e sud America, India, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Polonia, Olanda e la presentazione al Parlamento Europeo. a sua attività registica si concentra principalmente su uno studio delle possibili contaminazioni tra i generi cinematografici, nell’ottica di integrare il documentario classico con sperimentazioni tra i diversi linguaggi conosciuti. Mantenendo sempre una forte attenzione, che caratterizza la stessa SMK Factory, a temi di natura politica e sociale. Nel 2013 co-fonda OpenDDB, la prima piattaforma VOD italiana dedicata al cinema indipendente. All’interno di SMK Factory si occupa oggi di regia, produzione e coordinamento. Ha curato inoltre la produzione di diversi film del gruppo: “The Milky Way” (2020), “I’m still here” (2021) e “Sarura” (2022).

Luigi D’Alife - Classe 1986 di origine crotonese, inizia la sua attività da filmmaker realizzando diversi reportage e instant-video su tematiche sociali e di attualità, ricercando un punto di vista esterno a quello dei mezzi di informazione mainstream. Implementa la sua attività approfondendo e appassionandosi alla questione curda ed a quella dei confini. In diverse occasioni viaggia attraverso il sud-est della Turchia, l’Iraq e la Siria realizzando nel 2015 lo short-doc “Il massacro di Cizre” (2015-16') che denuncia le gravissime violazioni dei diritti umani compiute dalla Turchia durante il coprifuoco imposto nella città curda. Nel Maggio 2017 produce e auto-distribuisce il suo primo lungometraggio “Binxet – Sotto il confine” (2017 – 94'), girato nel nord-est della Siria lungo il confine con la Turchia. Il film, accompagnato dalla voce narrante dell’attore Elio Germano, partecipa a diversi film festival e colleziona centinaia di proiezioni in tutto il Mondo, diventando un vero e proprio cult. All’inizio del 2018 è di nuovo sul confine, quello tra Italia e Francia, per raccontare il viaggio dei migranti che provano a lasciare l'Italia attraverso i valichi alpini. Il docu-reportage “Il confine occidentale” (2018 – 20') anticipa il suo secondo lungometraggio “The Milky Way” (2020 – 84') che realizza dopo essere entrato a far parte della casa di produzione indipendente SMK Factory. Il film riceve il patrocinio da Amnesty International Italia e nonostante la distribuzione venga bloccata dopo poche settimane a causa della pandemia COVID-19, riscuote un grande successo di pubblica e critica. Nel Giugno del 2021 viene mandato in onda in prima TV sull'emittente TV2000 e tutt'oggi il film continua il suo tour che ha già toccato quattro continenti. Oltre all'attività registica e autoriale, si occupa per SMK Factory di comunicazione, graphic design e Project Management. Fa parte della redazione di OpenDDB – Distribuzioni dal basso. Ha inoltre collaborato con diversi emittenti e network nazionali e internazionali, tra cui l'Espresso per cui ha pubblicato alcuni foto-reportage.