Parlate a bassa Voce

Parlate a bassa Voce

di Esmeralda Calabria 

A partire da una fotografia sull’Albania di oggi, con uno sguardo rivolto a quella di ieri, il documentario Parlate a bassa Voce sfida i pregiudizi e ci fa capire come la memoria è qualcosa con cui fare sempre i conti. Ne emerge un Paese carico di contraddizioni in cui incontriamo musicisti, attori, registi, privilegiati e declassati, anziani dai volti segnati dal tempo che raccontano, tra nostalgia e senso di realtà, le incoerenze di un sistema che aveva il volto del dittatore Enver Hoxha.

A fare da Virgilio, Redi Hasa, musicista, violoncellista di fama internazionale che ci porta nella sua terra d’origine. Nato nel 1977, cresciuto in un Paese in transizione, a vent’anni arriva in Puglia. In questo viaggio, che ci conduce nel più impenetrabile dei Paesi ex comunisti dell’Europa Orientale, Redi Hasa è il simbolo di un popolo che si muove tra eredità del passato e dinamismo del presente. La musica gli ha permesso di valicare i confini. Il suo sentirsi “sputato” da una terra amata ne ha fatto la sua peculiarità artistica in un altro Paese che lo ha accolto.

Redi Hasa, inizia un viaggio che parte dai ricordi, dalla paura di dimenticare e dal desiderio di fermare il tempo e ci riporta in quel mondo con il peso di una memoria che, a più di 30 anni dalla caduta del regime, convive con l’avvento della democrazia. Ne esce un affresco poliedrico in cui il passato ingombrante accentua le fragilità e le ambiguità della giovane democrazia.

Prodotto da Poderosa Music Records e Akifilm

TRAILER

Location: Lecce, Ostuni, Corigliano d’Otranto, Lequile, Otranto e Arnesano

Sostenuto da Apulia Film Commission e Regione Puglia attraverso l'Apulia Film Fund