L'italiano

In down da fine Bif&st domenica pomeriggio sono andato a cinema a vedere "Qualunquemente" di Giulio Manfredonia, aspettandomi uno spettacolo di sketch televisivi.
Invece quello scritto e interpretato da Antonio Albanese è un film vero e amarissimo, che racconta il nostro paese quasi quanto la cronaca di queste settimane e fa venire una rabbia atroce.
Lo scempio del territorio, la furbizia degli italiani che si lasciano convincere a votare la persona sbagliata da un buono benzina, il disprezzo per l'arte e la cultura, l'uso strumentale della religione, i consulenti di immagine del tutto disinteressati dei contenuti, l'insensibilità ambientale, l'amico sempre pronto ad aiutare il potente che altro sono se non le caratteristiche più profonde di un paese che, nella cattiva politica, trova solo il proprio specchio?

La fine del film è atroce, almeno quanto la sua parte centrale. I tanti italiani che lo stanno andando a vedere si riconosceranno? Sapremo cambiare tutto per cambiare veramente e in meglio?