Giornate (ideal)tipiche.

Giornate (ideal)tipiche quelle trascorse nell’ultima settimana. Venerdì, per esempio, sveglia alle 7 (come sempre) e fuga in ufficio per predisporre il testo di una gara da far partire questa settimana. Check con la dirigente regionale per capire la copertura e acquisite il provvedimento dirigenziale. Riunione con due colleghi per chiudere note alla bozza di bilancio di assestamento 2008 prima di incontrare il commercialista per passargli le modifiche. Cellulare spento. Devo studiare le carte e preparare la scaletta delle cose da dire all’incontro del pomeriggio: un seminario aperto al pubblico su product placement, tax credit, tax shelter. Mille appunti, tre libri di scorta, svariati pensieri accumulati nel tempo, numeri di riviste di settore sul tavolo.
Controllo alcune cose in ufficio, stampo tutto il necessario per il pomeriggio e scappo via in auto per il centro: colazione con in consulente fiscale. Faccio a tempo a chiamare l’assicuratore che mi deve consegnare copia del contratto rca della mia auto, scende dall’ufficio e mi passa dal finestrino il pacco; via beatillo angolo argiro, svolto a destra e sette isolati più avanti parcheggio, metto il grattino, espongo il talloncino dell’assicurazione in macchina, citofono al commercialista riunione.
Mezzora, forse quaranta minuti. Pranziamo assieme. Alcuni dicono "colazione" al posto di pranzo: la prima volta che l’ho sentito mi son stranito. Vezzi da businessman.
Trancio di tonno alla piastra e discussione su tenuta conti correnti, investimenti finanziari fase economica disastrosa ch’è meglio stare fermi e non fare niente coi soldi in banca al riparo dai marosi.

Alle 15 parte il grattino, scappo via alla volta del cinema Galleria. Cerco parcheggio, non ne trovo. Vado a casa, mollo l’auto in garage, prendo la bici e gli appunti e vado al cinema. Incontro Francesco, Ettore, Marino tutti quelli che servono per testare le attrezzature, caffè e discussione per capire cosa e come dire tutto agli industriali e i consulenti presenti.
Alle 16.25 iniziamo, prima qualche intervista in video. Dura quasi tre ore, bello. All’uscita almeno 7 gruppi di persone vogliono parlarmi per capire, toccare, guardare da vicino cosa c’è dietro.
Accendo il cell, 22 chiamate giunte nel frattempo. In tre ore. Una media di 7 telefonate l’ora che se anche durassero 5 minuti ciascuna, uno non dovrebbe più lavorare. Pazzesco, mi chiedo come faccia a vivere uno come Gianni Letta.

Saluti, strette di mano, esco. Trovo Leo un attore e un regista romani che mi invitano a cena per discutere di un progetto. Interessante e che gli dici di no? La compagna è al cinema, oggi inizia Filmmaker e in teoria non dovrei mancare la prima. E nemmeno le altre.
Vado a cena. Terranima. Di rappresentanza. Un’ora e mezza, sino alle 21.30. Esco, con la bici vado a casa, prendo il cane e gli faccio fare quel che deve. Corre, è felice. Mi piace stare con lei.
Lascio Brina su, scendo prendo l’auto vado alla seconda cena con Amedeo e Nevina, i due splendidi docenti californiani di PugliaExperience: l’indomani partono e vogliono salutarmi e fare il punto su tutto il corso. Due ore. All’una sono a casa, dormo. Sono cotto.

Sabato mattina cazzeggio, vorrei fare un giro per comprare un paio di dischi, ma non c’è tempo. Alle 11 si va per cose di famiglia. Pranzo, veloce. Alle 15 devo incontrare Lino Banfi sul set a Gravina. Devo muovermi almeno un’ora prima. Arrivo puntuale parlo con lui mi chiamano da Taranto. C’è un problema di ordine pubblico sul set, cose che succedono, grave, più grave del solito. Organizzatore generale, direttore di produzione e amministrativo con il nostro location manager devono assolutamente vedersi. Fanculo al mio sabato.
Torno a Bari di corsa, infrango ogni limite. Ci vediamo al bar dello Sheraton, mi dicono il fatto: vogliono cambiare città, avviso chi devo, fisso un appuntamento con la questura ci mettiamo in auto e corriamo per Taranto, altri limiti infranti. 45 minuti siamo lì a raccontare il fatto, peccato per Taranto e per tutti noi.

Alle 20.55 son fuori dalla questura, saluto tutti, torno in auto riparto per Bari. Telefonate, tante. Poi Filmmaker, ma arrivo tardi per il film, in tempo per panino, birra, chiacchiera con amici, carla, angelo. E poi è storia di oggi.
Giornate tipo, giornate folli, ma quanta vita senti scorrere dentro il corpo profondo di questa Puglia Migliore.

14.10.2008