"E' stato il figlio" conferenza stampa sul set del film di Daniele Ciprì

"La Puglia è la Trinacria del cinema, la Cinecittà del Sud". Così Daniele Ciprì, parafrasando la celebre casa di produzione siciliana rappresentata nel cult movie "Il ritorno di Cagliostro", racconta la sua esperienza in Puglia dove sta ultimando le riprese del film "E’ stato il figlio", tratto dal’omonimo romanzo (edizioni Mondadori) di Roberto Alajmo, in corso di lavorazione tra Brindisi e provincia.
"Abbiamo trovato una terra dell’accoglienza straordinaria, - ha spiegato Ciprì - un gruppo pugliese e in special modo l’Apulia Film Commission che è stata eccezionale, mi sono sentito libero non mi viene in mente parola più bella che libero e abbiamo fatto un ottimo lavoro tecnico su una storia difficile nel senso che è tratta da un romanzo fatto non di immagini ma di dialoghi. Abbiamo girato in Puglia una storia ambientata a Palermo e ci siamo trovati così bene che noi stessi distratti dal lavoro abbiamo creduto a volte di essere in Sicilia".
All’incontro, che si è svolto nelle "Tenute Albano Carrisi" a Cellino San Marco (Brindisi), hanno partecipato oltre il regista, gli attori Toni Servillo, Giselda Volodi, Benedetto Raneli, Piero Misuraca, Fabrizio Falco e la piccola Alessia Zammitti, la produttrice Alessandra Acciai e il direttore di Apulia Film Commission Silvio Maselli.
Se poche sono le anticipazioni trapelate sul film - prodotto da Alessandra Acciai, Giorgio Magliulo, Luciano Stella per Passione, in collaborazione con Rai Cinema, Palomar e Babe Films, il contributo di Apulia Film Commission e distribuito da Fandango di Domenico Procacci -, non sono mancate le considerazioni su una esperienza eccezionale nell’accoglienza e nella professionalità in Puglia. Entusiasta anche il protagonista Toni Servillo che ha lodato il lavoro della Fondazione AFC e l’ha citata come modello da seguire.
"Non è la prima volta che lavoriamo con una Film Commission – ha spiegato l’attore – ma così è come dovrebbe essere. Come detto dal Direttore Maselli, il compito di queste istituzioni non è quello di produrre cartoline turistiche, ma di rendere più semplice il lavoro sul territorio e di creare una industria culturale, purtroppo non sempre è così. Non è da tutti accettare di girare sul proprio territorio un film ambientato in un altro luogo. È un film che ha richiesto un grosso lavoro tecnico e che vanta una cura profonda dei dettagli".
Un lavoro particolare sul territorio è stato svolto dal location manager Fabio Marini che, attraverso il suo lavoro, ha dimostrato ancora una volta la capacità pugliese di scegliere luoghi che possano essere coerenti con la sceneggiatura ovunque essa sia ambientata.
Il direttore di Apulia Film Commission, Silvio Maselli, ha dedicato un passaggio del suo intervento all’identità del territorio restituita attraverso lo schermo.
"Se arriva sulla tua scrivania un film diretto da Daniele Ciprì e scritto da Massimo Gaudioso, autori di grandissima intelligenza, un film interpretato da un cast come quello seduto a questo tavolo, se sei una Film Commission attrezzata non puoi non ritenere che questo sia un film che meriti di essere realizzato anche se è ambientato a Palermo. Anche con il contributo economico dei pugliesi".
Il cinema non è solo un fatto creativo. È anche industria e indotto economico diretto e indiretto.
"Il nostro compito – ha concluso Maselli - è quello di aiutare il cinema che aiuta a comunicare della tua terra anche un’immagine più profonda che si nasconde dietro la patina superficiale della riconoscibilità che dice che quella che vedi è Brindisi o Palermo. Sono questi i film che ci aiuteranno a percepire di noi stessi una identità che non sapevamo di avere."
"E’ stato il figlio" è scritto da Ciprì con Massimo Gaudioso e racconta la storia di una famiglia in cui la giovane figlia viene uccisa da un colpo di pistola accidentale.
Protagonisti della vicenda sono gli attori: Toni Servillo (Nicola Ciraudo), Giselda Volodi (Loredana Ciraudo), Fabrizio Falco (Tancredi), Aurora Quattrocchi (nonna Rosa), Benedetto Raneli (nonno Fonzio), Piero Misuraca (Masino) e la partecipazione straordinaria di Alfredo Castro (Busu).