Di ritorno

Di ritorno da Venezia.
Il cratere mette addosso un chiaro sentore di smobilitazione: i tagli lineari a tutte le attività pubbliche ammazzano lentamente anche il festival di Venezia dove, peraltro, scavando han trovato l'amianto, purtroppo.
Manca la sala Perla 2 e, come sempre, manca del tutto il mercato, insidiato sempre più da presso dall'ottimo festival di Toronto.
Epperò il pubblico partecipa, numeroso, come sempre, perché l'amore per il cinema non si lascia piegare dalle difficoltà.
Muller e il suo comitato di selezione hanno composto un festival strano, i film belli ci sono, ma li devi scovare nelle sezioni collaterali, ma si fa fatica.

Ottima e ben riuscita la nostra iniziativa del 4, peccato non aver potuto fare entrare tutti quelli che volevamo. Un altro dei problemi veneziani è proprio questa penuria di spazi. O fai la mega festa rumorosa e inutile oppure scegli la Villa degli Autori, lasciando fuori i tanti e le tante che ti seguono.

Buona la accoglienza per i film "made in Puglia". Segno di vivacità. Continuiamo così.