Cineporto Bari / "Io sono Mateus". Ospite Vito Signorile

Un’interpretazione, quella di Dawid Ogrodnik (Mateusz), che non ha nulla da invidiare a Eddie Redmayne e al suo Stephen Hawking (Oscar con “La teoria del tutto”, ndr) e che infatti gli è valsa ben due statuette come miglior attore al “Polish Film Awards” e al “Seattle International Film Festival 2014”. Vincente dunque la capacità di rendere epidermico allo spettatore il disagio di una vita claustrofobica, serrata in uno sguardo cosciente a cui è negata la parola. E per tutti gli altri, la dignità di esistere.
 
Ispirato alla storia vera del giovane Przemek (in qualche fotogramma nei titoli di coda del film, ndr) “Io sono Mateusz” di Maciej Pieprzyca, distribuita dalla società pugliese Draka Production, è la pellicola ospitata nel secondo appuntamento di “Cinethica – Energia Diversamente RinnovAbile” martedì 13 ottobre alle 20.30 al Cineporto di Bari (ingresso libero fino a esaurimento posti). La presentazione e introduzione sarà affidata all’attore e regista Vito Signorile, vero e proprio “patrimonio culturale” per la città di Bari con i suoi 50 anni di carriera artistica appena festeggiati.
Al bambino Mateusz (degno di nota anche Kamil Tkaczris al suo esordio in un ruolo tanto complesso) viene diagnosticata una paralisi cerebrale che di fatto lo imprigiona in un corpo inerme e per questo considerato incapace di intendere e volere. Il suo cervello invece funziona e allo spettatore è concesso fin da subito scoprirlo perché i pensieri di Mateusz sullo schermo divengono una voce narrante protagonista che consente di compenetrarsi e guardare il mondo da punti di vista meno ovvi.
Tra i riconoscimenti internazionali diverse menzioni al Montréal World Film Festival 2013, il Silver Hugo al regista al Chicago International Film Festival 2013 e al già citato Polish Awards premiata anche sceneggiatura, gli attori non protagonisti Arkadiusz Jakubik e Anna Nehrebecka e un ulteriore statuetta per l’Audience.
 
Una storia intensa e commovente che ricorda per la drammaticità della condizione il capolavoro di Julian Schnabel “Lo scafandro e la farfalla” e dove, come in questo, l’ostinazione di una donna (nell’intero film le figure femminili, a partire dalla madre di
Mateusz, hanno un ruolo egemone e positivo) riesce a creare per il ragazzo un ponte comunicativo fatto di simboli e parole.
Ostinazione, rabbia, impotenza e abnegazione. Un film che rimarca l’importanza delle parole anche quando non ci sono e che insegna, come diceva Raymond Carver, che se giuste e vere, possono avere lo stesso potere delle azioni.
 
L’appuntamento di martedì 20 ottobre sarà con “La famiglia Belier” (2014) di Éric Lartigau.
La rassegna cinematografica “Cinethica” è promossa dall’associazione Cinethic con il sostegno di Apulia Film Commission.
Info: www.cinethic.it.
 
 
Il nostro ospite
 
Vito Signorile, classe 1947, è tra i fondatori del Gruppo Abeliano di cui è direttore artistico. La sua carriera artistica e professionale è contraddistinta da un’ intensa attività di attore e regista, ricercatore di canti e racconti della tradizione popolare, cantante, sceneggiatore radiotelevisivo. Come regista ha curato la messa in scena di settanta spettacoli di prosa, ha scritto e realizzato una quarantina di sceneggiati radiofonici per la RAI, ha curato la realizzazione di video e di CD. E' stato per diversi anni membro del direttivo nazionale UNAT Agis e membro della sezione cultura della Lega Nazionale delle Cooperative.
 
Tappe importanti della sua carriera artistica lo vedono attore protagonista ne "I Cavalieri" di Aristofane; "Il Reduce" di Ruzante; "Il Barbiere Di Siviglia" di Beaumarchais; Ancora protagonista maschile ne "L'orso" "Una Domanda Di Matrimonio", "Il Canto Del Cigno" di A. Cechov; "Di Fronte Alla Morte" di A. Strindberg; "I Girovaghi" di Nicola Saponaro; "Discarica" di Raffaele Nigro; con Ida Di Benedetto in "Delitto All'isola Delle Capre" di Ugo Betti; con Grazia Maria Spina ne "La Capannina" di Andrè Roussin; "La Maschera Dimenticata" di Ettore Catalano da Pirandello. In collaborazione con l'Università di Bari progetta a più riprese con Ettore Catalano studi su Luigi Pirandello.
 
Dal 1977, anno di strutturazione e apertura dell'attuale Teatro Abeliano, ha ideato e organizzato i cartelloni teatrali che hanno contraddistinto rassegne nazionali importanti da “PROPOSTA COOPERAZIONE” a "PROVA COL TEATRO" da “ALLA RICERCA DELLO SPETTATORE PERDUTO” fino all'ormai tradizionale "ACTOR" che ha ospitato quasi tutti i più grandi attori italiani.
Sogno Di Una Notte D’estate, Salome’, Sexyslalom, Madri, sono solo alcuni degli ultimi successi teatrali fino a Re Borbone E Tre Barboni allestito col contributo del Comune di Bari nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.