"Chinatown" chiude il ciclo "Il cinema ritrovato"

Si chiude con il capolavoro di Roman Polanski “Chinatown” (1974), nella versione originale e restaurata, il ciclo “Il cinema ritrovato” che il Circuito D’Autore di Apulia Film Commission ha proposto in Puglia grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna.
Il film, interpretato da Jack Nicholson e Faye Dunaway e con la sceneggiatura firmata da Robert Towne, sarà in programmazione lunedì 26 maggio al Piccolo di Bari Santo Spirito (spettacoli h 18.30 e 20.30); martedì 27 all’Alfieri di Corato (spettacoli h 19.15 e 21.30);  venerdì 30 maggio al Piccolo Osservatorio Garzia di Terlizzi (spettacolo h 21.00) e martedì 3 giugno al Vignola di Polignano a Mare (spettacolo h 21.30)
Ambientato a Los Angeles nel 1937, “Chinatown” ha per protagonista l’investigatore privato J. J. Gittes, incaricato da una sedicente signora Mulwray di indagare sulle presunte scappatelle del marito, Hollis Mulwray, ingegnere capo del Dipartimento Acque, oppostosi fermamente alla costruzione di una diga idealmente in grado di mettere fine alla siccità. Ma nulla è come appare in una città in mano alla speculazione edilizia del vecchio magnate Noah Cross, padre della vera signora Mulwray, presto vedova. Insieme ad una corruzione dilagante, dalle indagini di Gittes emergerà, infatti, una sconvolgente e fosca vicenda legata alla famiglia Cross.
 
Chinatown è considerato una delle più felici e originali riletture contemporanee del detective movie di eredità chandleriana. La qualità dei dialoghi e della ricostruzione d’epoca, l’accurata gradualità con cui viene alimentato lo spessore dei personaggi e dei loro anfratti psichici, l’eleganza visiva della messa in scena sono in realtà al servizio di una severa disamina di ogni mondo possibile, senza appello o riscatto. […] Nel finale, riscritto da Polanski senza accordo con lo sceneggiatore, Chinatown diviene la metafora dell’impossibilità di tutto (la vita, l’amore, il potere) a essere diverso […]. Il mistero viene risolto, ma il caos della violazione e del sopruso, sotto l’ordine apparente, è riconfermato per sempre. (Mario Sesti)
 
Info dautore.apuliafilmcommission.it.