CdA, Amministratori Unici e parole in libertà.

L’Onorevole pugliese Francesco Boccia in un intervento sul Corriere del Mezzogiorno d’un paio di giorni fa, attacca il governo della Regione Puglia chiedendo di cancellare gli enti inutili e di abolire i consigli di amministrazione: "La Regione Puglia - chiarisce il deputato di Bisceglie - azzeri tutti i consigli di amministrazione delle società partecipate al 100 per cento, spesso trasformate in veri e propri luoghi dell'intermediazione politica. Le aziende se hanno soci privati rispondono alle regole del mercato, se sono interamente di proprietà pubblica e non sono quotate, hanno solo il dovere di rispondere attraverso un amministratore unico all'azionista Regione".
E’ una tesi che condivido da tempo e che andrebbe perseguita a livello nazionale con una leggina di un articolo: "sono aboliti tutti i CdA delle società a totale capitale pubblico, anche per azioni e sostituiti da un amministratore unico scelto tra professionisti iscritti ad un apposito albo dei manager candidati a ruoli di direzione di enti e società pubbliche". Accanto all’Amministratore Unico, ovviamente, ci sarebbe la struttura di management, coordinata da un Direttore generale.
Legge che potrebbe proporre proprio il PD, visto che esprime sostegno al governo nazionale, magari anche prevedendo l’abolizione di doppi e plurimi incarichi.
Tuttavia non si capisce perché lo stesso Boccia e il giornalista citano, tra gli enti a cui tagliare il CdA, anche l’Apulia Film Commission.
E qui casca l’asino: la film commission pugliese è una "Fondazione di partecipazione". I suoi soci sono ad oggi 23 tra comuni, province e la stessa Regione che versa la quota più alta, circa due terzi del contributo di funzionamento e l’intero capitale sociale.
Dunque la governance della Apulia Film Commission deve necessariamente essere plurale e contemperare, tramite un CdA, le istanze dei suoi plurimi soci. Altrimenti i soci diversi dalla Regione che ci stanno a fare?
E in quest’ottica si stanno muovendo il CdA e la nuova Presidente della AFC, andando a incontrare i singoli Soci e favorendo occasioni di confronto con tutte le componenti di un territorio vasto e articolato come la nostra regione per ascoltarne le istanze, carpirne le sensibilità, capirne le esigenze e le caratteristiche, fare sintesi alta tra le richieste di attenzione che giungono dai territori.
Inoltre, in ossequio al DLgs 78/2010 e per Statuto, il CdA della Apulia Film Commission è composto da 5 membri che, a eccezione di Presidente e Vice Presidente, non percepiscono alcun compenso.
E allora delle due l’una: o chi scrive l’articolo pur di fare casino, mette in mezzo l’AFC e allora sarebbe auspicabile che si documentasse prima. Oppure il Deputato Boccia ha commesso un errore e siamo certi vorrà riconsiderare le sue opinioni.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno