Amedeo Pagani in Puglia per le riprese de "Il venditore di medicine"

“La Puglia ha creato – a differenza di altri – nel tempo una struttura di accoglienza molto intelligente per cui noi venendo qui troviamo tutto quello che ci serve per fare un film nelle migliori condizioni”. Così Amedeo Pagani, produttore di Classic Film, durante l’incontro di presentazione con la stampa del film “Il venditore di medicine” di Antonio Morabito, film che si girerà interamente a Bari da lunedì 24 al 28 ottobre.
“Qui troviamo tutto – ha aggiunto Pagani – macchinari tecnici, luci, mezzi e personale. Si è creato un micromondo di tecnici pugliesi molto interessante che rende la Puglia terra di eccellenza per quanto riguarda la possibilità pratico teorica di fare un film. So – ha evidenziato – che altri fondi regionali si stanno ispirando a questo meccanismo. Mi trovo spesso a dover dire a altre regioni, prendete esempio dalla Puglia. Ci tenevo a dare il giusto riconoscimento all’AFC perché rappresenta l’unico modo di fare dei film in Italia oggi rimanendo in qualche modo indipendente”.
All’incontro sono intervenuti il regista, la coproduttrice Elena Pedrazzoli (Peacock Film), l’attore protagonista Claudio Santamaria e la presidente di Apulia Film Commission Antonella Gaeta.
“Questo film non vuole essere un’inchiesta giornalistica sul comparaggio farmaceutico – precisato il regista Morabito -, ma la storia di un uomo figlio del suo tempo, immerso in un sistema di bisogni indotti e di inconsapevolezza sociale, che ruota intorno a un fenomeno di corruzione del mondo farmaceutico”.
L’attore Claudio Santamaria, invece, ha sottolineato: “Ho accettato il ruolo di protagonista di questo film, perché raramente capita di affrontare nel cinema italiano un tema così forte e attuale come questo. E’ una storia scritta bene e che non mancherà di sorprendere gli spettatori”.
Sceneggiato da Antonio Morabito, Michele Pellegrini e Amedeo Pagani, “Il venditore di medicine” è un film basato su accadimenti di scottante attualità. Parla, infatti, delle dinamiche sociali e di potere tipiche dell’Italia dei nostri giorni attraverso le vicende di Bruno, un informatore medico disposto a tutto, a corrompere, a ingannare, a tradire la fiducia delle persone a lui più vicine, pur di mantenere il suo posto di lavoro e il suo stile di vita agiato. Bruno, apparentemente mostruoso, non é altro che il risultato della società che lo circonda: incarna le contraddizioni, l’ansia, la corruzione, l’impunità.
La pellicola, che è stato riconosciuta di Interesse Culturale Nazionale dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema, sarà distribuita nelle sale italiane da Istituto Luce – Cinecittà.
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