Al via martedì 6 febbraio al Cineporto di Bari "I dispersi verso Est", rassegna sul cinema russo contemporaneo

Il cinema russo trae dalla sua terra d’origine molti degli elementi che ne costituiscono l’anima: la vastità di una produzione spesso sconosciuta; un passato storico non di rado schiacciante; mille contraddizioni che se apprese con superficialità danno luogo a pregiudizi ingiustificati. Cosa sappiamo in Occidente del cinema russo contemporaneo?
 
Ben poco, se si escludono i grandi nomi, e di questi grandi nomi noi vogliamo rintracciare l’eredità e dimostrare come la loro lezione abbia dato origine a una delle produzioni cinematografiche contemporanee più ricche, variegate e seducenti. E non a caso usiamo questo termine: il cinema russo seduce e affascina.
 
Affascina con la bellezza dei suoi paesaggi, lo sguardo dolce e tagliente delle sue donne, la follia di una gioventù in cui è bello poter riporre la speranza per il domani. Affascina perché così immensa da costituire una imperdibile occasione per ogni viaggiatore romantico e curioso. E alcuni dei viaggi più belli, lo sappiamo, sono quelli che la nostra mente compie davanti allo schermo di un cinema.
 
Per questi motivi Apulia Film Commission e l’associazione La scatola blu hanno organizzato la rassegna “I disperi verso Est”, un ciclo di quattro film che per quattro martedì, dal 6 al 27 febbraio alle 21, saranno proiettati al Cineporto di Bari (ingresso libero), con ospite Olga Novitchkiva, rappresentante del Centro di Cultura Russa di Puglia “Barigrad”. In contemporanea alla rassegna, sarà allestita una mostra dell’artista Carla Indipendente.
S’inizia domani, martedì 6, con il film “Test” (2014, titolo originale “Ispytanie”) di Alexander Kott. Il film è incentrato su quattro temi: l’attesa, la solitudine, la scoperta, l’amore. Il paesaggio russo, immenso e magico, disegnato dalla mano di un pittore in preda ai sogni. Storia d’amore tenera e poetica come solo un giovane sentimento sa essere, nel silenzio di una terra che sembra dimenticata dagli uomini.
Il martedì successivo, 13 febbraio, sarà proiettato “The Gulls” (2015, titolo originale “Chaili”) di Ella Manzheeva. Un ritratto in nero, anzi, in blu scuro, di un matrimonio senza amore, di una passione silenziosa e di una regione della Russia sconosciuta, i cui profumi e colori non guardano ad Occidente, bensì all’Oriente della Mongolia e della Cina, il cui retaggio vibra ancora negli sguardi e nel sangue.
In terzo appuntamento, martedì 20, è con il lungometraggio “Rag Union” (2015, titolo originale “Tryaoichnyy soyuz”) di Mikhail Mestetskiy. La vicenda è ambientata in una Mosca anonima e senza pulsioni, il giovane Vanya si imbatte in un gruppo di strambi ragazzi. Sono i membri della Rag Union, un "corpo speciale" di giovanissimi con uno scopo ben preciso: cambiare il mondo e la vita di Vanya.
Infine, martedì 27, proiezione del film “Angels of Revolution” (2014, titolo originale “Angely revolyutsii”) di Aleksey Fedorchenko. Una volta era la religione lo strumento per eccellenza di conquista e sottomissione dei popoli. Ma nella Russia sovietica, che ha rinnegato tutte le divinità, lo scopo di conquistare i popoli della steppa alla causa della Madre Russia sarà data ad una forza ancor più grande della religione: l'Arte, le cui muse si scontreranno con le antiche divinità dei boschi russi.
“I Dispersi verso Est” è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Patto per la Puglia – Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020.