Pubblico anche questo intervento di Paolo De Cesare. Interessante, ma su questo mi riservo, prima o poi, di dire delle cose.
"Aiutare la distribuzione può essere giusto, ma il "finanziare" la distribuzione può prevedere un ventaglio di soluzioni alcune delle quali possono essere anche abberranti.
Come hanno detto anche altri interventi la questione dell'innovazione HDV, per le opere prime, va presa seriamente. Non muore nessuno se l'opera prima è fatta in elettronica. Siamo d'accordo o no su questo? Ma può anche essere fatta in super16 o in 35mm. L'importante che sia un buon film, scritto bene, e con queste caratteristicche i problemi di distribuzione diminuiscono. La distribuzione delle opere prime che sono state già aiutate, in modo pubblico, dal Minstero può essere aiutata se "i diffusori pubblici": RAI , Istituto Luce, si assumono responsabilità pubbliche. Ma anche Medusa potrebbe essere chiamata a responsabilità pubbliche attraverso incentivi fiscali. Possono entrare in coproduzione anticipando il cash dei diritti di diffusione.
Ma tutte le proposte di Inevitabile Riforma del quadro nazionale possono meglio raggiungere il traguardo se si comenica a RIformare i Fondi Regionali, i Film Fund. E queste riforme sono alla portate delgli indipendenti e degli esordienti. Se 20 Film Fund regionali hanno certi criteri il mininistero non potrà andare in controtendenza.
Devo fare una precisazione IMPORTANTE circa il cenno di Angelo d'A. a proposito dei casi del sostegno a "Leonardo" di De Falco e "Pinuccio Lovero" di Mezzapesa. Il sostegno alla presenza ai Festival dei due doc.non è stato dell'Apulia Film Fund, che potrebbe fare solo quello che prevedono il suo Regolamento e i suoi Bandi, ma è stato della AFC in una formula che credo doverebbe essere quella della sponsorizzazione istituzionale meritocratica. Di fatti si è creato un precedente. E i "precedenti" creano "diritto comparativo". Se la selezione in concorso ad una sezione del Torino o del Venezia Fest . procura un premio di TOT euro, è legittimo per chi è selezionato in concorso a Locarno, San Sebastian, Montreal, o un corto a Clemont o Oberhausen, ciedere qual'è il proprio premio. E' legittima una "tabella regolata" che divide tutti i Festival del Mondo in fasce e categorie e relativi bonus con cifre predefinite. Il tutto come nuova voce del regolamento dell'Apulia Film Fund. Un automatismo secco! Se la stessa Casa di produzione e lo stesso autore sono selezinati in 36 Festival all'anno, prendono 36 bonus. oppure si può andare di volta in volta a "trattativa discrezionale" caso per caso. Per cui il CdiA decide a chi dare, quanto dare, e come dare la "sponsorizzazione istituzionale ad personam". E' un po' vecchio come criterio, poco innovativo e crea a mio paretre ilusioni patetiche. Se lo stesso criterio è applicato alle produzioni a più "alto budget" tutti i fondi andrebbero ai Film Internazionali e alle Fiction TV in prima serata.
un saluto a tutti
Paolo l. De Cesare
I commenti di Paolo De cesare sono molto interessanti, ma probabilmente occorrerebbe postare qui anche l’inizio della discvussione, da cui il tutto prende le mosse.
Cordialmente,
Morena