Presentata in conferenza stampa la sesta edizione di "Vive le cinéma - Festival del cinema francese", in programma a Lecce da martedì 14 a sabato 18 settembre 2021

Presentata in conferenza stampa la sesta edizione di "Vive le cinéma - Festival del cinema francese", in programma a Lecce da martedì 14 a sabato 18 settembre 2021

Si è tenuta questa mattina presso il Rettorato dell’Università del Salento la conferenza stampa di presentazione della sesta edizione di Vive le cinéma - Festival del cinema francese, in programma a Lecce da martedì 14 a sabato 18 settembre 2021, una selezione dei migliori film del cinema francese contemporaneo, incontri e intersezioni con le altre arti visive in un’esperienza trasversale e dal respiro internazionale.

Vive le cinéma è un’iniziativa di Apulia Film Commission e Regione Puglia - Assessorato alla Cultura e Turismo, a valere su risorse di bilancio autonomo della Fondazione AFC e risorse regionali del Piano straordinario "Custodiamo la Cultura in Puglia 2021”. Prodotta nell’ambito dell’intervento Apulia Cinefestival Network, ideazione e organizzazione Scirocco Films, in collaborazione con Polo Biblio-Museale di Lecce e Museo Castromediano, Provincia di Lecce, Comune di Lecce, corso di laurea in Dams (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo) dell’Università del Salento.

L’assessore alla Cultura della Regione Puglia Massimo Bray, impossibilitato a partecipare, ha voluto far arrivare il suo saluto a Vive le cinéma.

«Con orgoglio ed emozione partecipo, se pur a distanza, all’apertura di questo Festival – scrive l’assessore Massimo Bray - un’iniziativa che in primis restituisce ai cittadini e alle cittadine la gioia di tornare fisicamente davanti agli schermi, ma soprattutto promuove la valorizzazione dei beni culturali della città di Lecce e delle arti visive ripartendo dalla cultura europea. A dimostrarlo sono i luoghi che ospitano il festival – il chiostro del Rettorato dell’Università del Salento e il chiostro del Convitto Palmieri, luoghi simbolo della conoscenza e della divulgazione culturale della nostra città – e l’indiscussa qualità del palinsesto che ci accingiamo a presentare. Vive le Cinéma è inoltre il primo festival grazie al quale il cinema francese si presenta alla cultura del sud Italia: anche quest’anno, una selezione dei migliori film, cortometraggi e documentari prodotti in Francia offre non solo al pubblico di appassionati, ma soprattutto ai professionisti dell’industria cinematografica, importanti occasioni di confronto per rafforzare gli scambi culturali e le collaborazioni tra la Puglia e la Francia. Gli appuntamenti di approfondimento che accompagnano le proiezioni rappresentano dunque un altro momento fondamentale di condivisione e di crescita culturale e professionale per tutti i nostri cittadini e per i visitatori che proprio nella nostra Regione, grazie all’impegno degli enti promotori, hanno individuato un luogo ricco di stimoli e di opportunità di sviluppo per il cinema italiano e internazionale. Un sincero ringraziamento va a tutto lo staff per la collaborazione dimostrata e per la passione profusa».

Anche il sindaco di Lecce Carlo Salvemini ha fatto giungere il suo saluto: «Nei mesi estivi il francese è stata una delle lingue più parlate nel nostro centro storico: sono tantissimi i turisti che dalla Francia sono venuti a visitare Lecce e la Puglia, rafforzando un trend già forte negli anni passati. Mi piace pensare che quanti tra loro sono presenti in questi giorni saranno piacevolmente sorpresi e attratti dalla capacità di Lecce di garantire a cittadini e turisti un’offerta culturale matura, articolata e multiforme, con appuntamenti che, come Vive le Cinéma, testimoniano la curiosità e la capacità di muoversi, oltre i confini della cultura locale, nei territori del bello».

«Vive le cinéma è prezioso – ha detto la presidente di Apulia Film Commission Simonetta Dellomonaco da un lato perché raccorda i gusti del grande pubblico ai gusti di un pubblico un po’ più esigente, dall’altro perché favorisce l’incontro tra Francia e Puglia anche dal punto di vista produttivo. Proprio grazie a questo festival abbiamo incontrato, due anni fa, il produttore di “France” di Bruno Dumont, film che ha portato la Regione Puglia e Apulia Film Commission sul red carpet a Cannes. Perché Vive le cinéma rappresenta il simbolo per eccellenza della bellezza e dell’accoglienza della Puglia».

«Teniamo moltissimo a questo festival, che posiziona il Salento cinematografico e produttivo all’interno del palcoscenico internazionale – ha aggiunto il direttore di AFC Antonio Parente - in un anno particolarmente problematico dal punto di vista delle risorse, il merito è quello di essere riusciti a realizzare comunque un’edizione di qualità, che propone molte visioni che si allargano al mondo e in particolare all’Africa, essenziali in questo momento per restare legati al presente. Anche per questo Vive le cinéma va certamente sostenuto e valorizzato».

«È stato un anno difficile: essere riusciti a realizzare questa edizione dimostra che davvero ci crediamo – ha detto Alessandro Valenti, direttore artistico di Vive le cinéma con Angelo Laudisa e Brizia Minerva – il tema di quest’anno sono i giovani: vogliamo interrogarci, con loro, su dove va il futuro. Per questo abbiamo preso una decisione per noi importante: la giuria di quest’anno sarà interamente composta da studenti. Vogliamo poter affiancare i ragazzi e permettere loro, un domani, di rimanere qui in Puglia e di lavorare nel cinema, come avviene in Francia dove è un’industria vera e propria. Anche per questo siamo molto felici e orgogliosi della collaborazione con l’Università del Salento. Sempre nella direzione di un legame con il presente, quest’anno abbiamo voluto inaugurare i corsi dell’Accademia della Carità, di cui sono direttore, con Vive le cinéma: le persone che hanno perso la casa e sono accolte presso la Casa della Carità di Lecce verranno a vedere i film, il giorno seguente li commenteranno e discuteranno sulle tematiche emerse».

«Grazie alla partecipazione e alla particolare attenzione del Polo Biblio-Museale, possiamo anche ampliare lo sguardo a 360 gradi verso i linguaggi della contemporaneità, dal grande schermo alle altre arti visive» ha detto Brizia Minerva, direttrice artistica del festival e curatrice della sezione Spazi Aperti della Visione con Lorenzo Madaro.

Anche il produttore Angelo Laudisa, impegnato a Parigi, ha voluto far arrivare i suoi saluti, sottolineando che «essere trattenuto da un’importante coproduzione italo-francese dimostra la connessione sempre più forte tra i due Paesi, come è nelle intenzioni di Vive le cinéma».

«La collaborazione con il festival mi rende particolarmente felice – ha concluso il rettore di UniSalento Fabio Pollice aggiunge un ulteriore tassello all’impegno e all’entusiasmo con cui insieme ai nostri docenti lavoriamo per promuovere la cultura in tutte le sue forme. Agli studenti dico: dovete credere nella cultura come concreta possibilità lavorativa. Credo fortemente che si debba continuare a fare gioco di squadra con Apulia Film Commission e con le istituzioni per promuovere questo territorio. Mi piacerebbe che dal Dams venisse fuori anche un’imprenditoria pugliese legata al sistema del cinema e dello spettacolo: insieme la transizione ecologica e digitale, è infatti importante realizzar una transizione culturale dalla quale ripartire».

Vive  le cinéma 2021

Da martedì 14 a sabato 18 settembre torna a Lecce Vive le cinéma, unico festival del cinema francese del Sud Italia.

La città della pietra dorata, culla del Barocco, ospita una straordinaria selezione di film, cortometraggi e documentari prodotti in Francia, cuore della settima arte in Europa, in un incontro che unisce storia e contemporaneo, appassionati e protagonisti del cinema, artisti e produttori.

Proiezioni, ma anche masterclass di approfondimento, percorsi di formazione sul campo per gli studenti universitari, intersezioni con le altre arti visive in un’esperienza trasversale e dal respiro internazionale. Un’occasione unica che trasforma il tempo del “divertissement” in una fucina creativa che ha già portato, negli anni, a importanti collaborazioni e connessioni, consolidando un vero “patto culturale” tra la Puglia e la Francia.

Due chiostri nel cuore del Barocco

Per la sua sesta edizione, la manifestazione rafforza il legame con l’Università del Salento: oltre a confermare il percorso di formazione sul campo riservato agli studenti (che prevede, quest’anno, anche l’assegnazione di premio), la manifestazione trova dimora nello splendido chiostro del Rettorato dell’Università del Salento, un luogo simbolo della dedizione alla conoscenza e alla ricerca. Una passione, questa, condivisa anche da Vive le Cinéma, che nel complicato tempo della pandemia sceglie di confermare il proprio impegno per il cinema di qualità (in tutta sicurezza), nonostante le inevitabili difficoltà e restrizioni del momento.

Ad attendere gli spettatori, un’attenta proposta di titoli in lingua originale con sottotitoli in italiano, quasi tutti in anteprima nazionale, molti dei quali premiati o candidati al Premio César, “l'Oscar francese”, e in altri prestigiosi concorsi internazionali, che verranno proiettati sullo schermo allestito nel Chiostro del Rettorato.

Altra location della manifestazione, il chiostro cinquecentesco del Convitto Palmieri (in piazza Carducci), anche questo, storico monumento della cultura a Lecce, presso cui Vive le cinéma torna con le esposizioni e i talk della sezione “Spazi Aperti della Visione”.

La formazione al centro

L’approfondimento non manca anche in questa edizione, con la masterclass di Luca Bandirali, critico cinematografico, docente di UniSalento, che venerdì 17 settembre alle 18 nel chiostro del Rettorato dialogherà con Aïssa Maïga, l’ospite di quest’anno.

In un momento di passaggio quale è quello attuale - a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia - in cui il mondo della cultura è chiamato ad ardue sfide, Vive le cinéma sceglie inoltre di abolire i consueti premi e propone, per la prima volta, due premi speciali legati alle attività di formazione sul campo promosse dal festival, che in queste settimane stanno coinvolgendo decine di ragazzi universitari e delle superiori.

Vive le cinéma rafforza ulteriormente, quindi, il suo legame con il territorio a partire dai più giovani, puntando da un lato alla formazione di un pubblico più consapevole, avvicinando i ragazzi al grande schermo e, in particolare, al cinema francese, dall’altro contribuendo a sviluppare le competenze utili a lavorare all’interno di un festival cinematografico.

Per questo, Vive le cinéma sviluppa la relazione, già consolidata, con due importanti realtà formative quali il corso di laurea in Dams - Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Università del Salento e il Liceo Palmieri di Lecce, affidando per la prima volta agli studenti il ruolo di giurati.

La giuria Dams conta su un gruppo di lavoro già “esperto” (una parte del gruppo ha partecipato a una giuria di studenti alla 78esima Mostra del cinema di Venezia) che fin dalle precedenti edizioni è stato coinvolto attivamente nell’organizzazione, nella comunicazione e nella produzione del festival, integrato allo staff dei volontari.

La seconda giuria è composta invece da studenti del Liceo Palmieri di Lecce, i quali hanno seguito un laboratorio di critica cinematografica nella passata edizione del festival e quest’anno tornano per premiare il loro film.

Infine, altra importante novità del festival è la collaborazione con l’Accademia della Carità della Fondazione Casa della Carità di Lecce, che permetterà agli ospiti della casa della Carità di vedere i film in programma, partecipando a momenti di confronto e discussione ad hoc.

Il programma

Le donne, i giovani, il mondo LGBTQ+, il meltin’pot culturale delle metropoli europee sono tra i protagonisti di questa sesta edizione, negli straordinari film - molti dei quali girati da registe di fama o da promettenti e già premiate professioniste – capaci di donare nuove e profonde prospettive alle grandi questioni del nostro tempo.

La regista e attrice Aïssa Maïga è l’ospite di quest’anno. Nella terza serata del festival, giovedì 16 settembre, presenterà il documentario “Marcer sur l’eau”, selezionato a Cannes. L’attrice francese di origine maliana e senegalese dedica alla questione ambientale il documentario, realizzato in Niger, che filma uno dei tanti villaggi vittime del riscaldamento globale.

Altri registi e attori invieranno i loro saluti in speciali contributi proiettati prima dei film.

Il programma. Martedì 14 settembre, protagonista della prima serata del festival è il film “Slalom”, che verrà presentato alla presenza dell’autrice Charlène Favier. Apre la serata il corto “Qu’importe si les betes meurent” di Sofia Alaoui.

Mercoledì 15 settembre, due corti e due lungometraggi per la seconda serata del festival. Dopo il corto d’apertura “Bruit blancs” di Thomas Soulignac, si entra nel vivo di uno dei temi centrali dell’edizione di quest’anno, il mondo dei giovani, con “Spring blossom” di Suzanne Lindon.

Il secondo spettacolo della serata si apre con il corto “Homme sage” di Juliette Denis, segue quindi il lungometraggio “Si le vent tombe” di Nora Martirosyan, ambientato in Nagorno-Karabakh, che attraversa le grandi questioni geopolitiche del nostro tempo intorno a un aeroporto sperduto nel nulla.

Giovedì 16 settembre è la serata dei documentari: dopo il corto d’apertura “Premier amour”, i lungometraggi “Marcher sur l’eau” di Aïssa Maïga, che sarà ospite della serata, e “La cravate” di Mathias Théry ed Étienne Chaillou, uno spaccato della vita politica della Francia contemporanea.

Venerdì 17 settembre ancora i giovani protagonisti sullo schermo del Rettorato: dopo il corto d’apertura “L’heure de l’ors” di Agnès Patron, il primo lungometraggio della serata, “Gagarin” di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, che racconta la storia di Youri, deciso a non rassegnarsi a perdere i propri sogni nella difficile periferia di Parigi. Il secondo spettacolo si apre con “Des Hortensias en Hiver” di Hélène Rastegar, quindi il documentario “Adolescentes” di Sebastien Lifshitz, che segue la crescita di Emma e Anaïs, migliori amiche nonostante sembrino non avere nulla in comune.

Sabato 18 settembre Vive le cinéma si chiude con “Josep”, atteso lungometraggio di finzione firmato da Aurel: la vita avventurosa dell'illustratore catalano Josep Bartolì che dopo la guerra civile in Spagna scappa in Francia per sfuggire alla dittatura, la cui storia attraversa il Novecento.

Spazi Aperti della Visione

Anche quest’anno, Vive le cinéma fa incontrare il cinema con le altre arti visive nella sezione Spazi Aperti della Visione a cura di Lorenzo Madaro e Brizia Minerva, con un focus su Simon d’Exéa, francese classe 1983, divenuto uno dei fotografi più apprezzati della scena romana.

“Backstage” di Simon d'Exéa, allestita nel chiostro cinquecentesco del Convitto Palmieri, indaga il dietro le quinte dell’arte contemporanea, un racconto ossessivo di immagini che compongono un grande puzzle, quello delle mostre e degli studi degli artisti, luoghi di creazione e verifica dell’opera d’arte. Dagli atelier, alle realtà museali quali Villa Medici - Accademia di Francia a Roma, alla Galleria nazionale d’arte moderna, lo sguardo fotografico di Simon d'Exéa rintraccia visioni e suggestioni legate a idee, display espositivi e immaginari. 

Mercoledì 15 e giovedì 16 settembre alle ore 21 verrà proiettata l’intervista con l’artista e i due curatori, per approfondire il processo creativo e la visione che dà forma a un’opera d’arte. Sabato 18 settembre è in programma un talk in presenza.

Assistente di Claudio Abate e, in seguito, dell’artista Ileana Florescu, di pari passo con il suo cammino di ricerca personale si concentra sulla documentazione di mostre ed opere, collaborando con numerosi artisti, musei e gallerie romane. Le sue fotografie si collegano agli elementi fondanti della sua educazione artistica: spazio, volume e luce.

Per garantire la sicurezza degli spettatori, quest’anno per accedere agli spettacoli è richiesta la prenotazione dei biglietti, acquistabili a un costo di 3 euro il quale dà accesso a uno spettacolo di un corto e un film (mercoledì 15 e giovedì 16 sono previsti due spettacoli, ognuno con la formula corto più film).

I biglietti sono disponibili su OOOH.EVENTS.

Nel rispetto della normativa anti-Covid, l’accesso è consentito solo con Green Pass.

Info https://www.vivelecinema-festival.com/