Elio Petri / "Todo Modo"

Doppio e ultimo appuntamento con la rassegna “Morale - formale. Il rigoroso cinema di Elio Petri”. Mercoledì 27 marzo in Mediateca (alle 10.30 e alle 16.30), proiezione dei film “La classe operaia va in paradiso” (1971) e “La proprietà non è più un furto” (1973).  Giovedì 28 alle 20.30 al Cineporto di Bari “Todo Modo” (1976), con Gian Maria Volonté, Michel Piccoli, Marcello Mastroianni e Mariangela Melato.
Due film della cosiddetta “trilogia della nevrosi”, “La classe operaia va in paradiso” (1971) e “La proprietà non è più un furto” (1973), e Todo modo” (1976), tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, sono gli ultimi tre film in programma per il quarto e ultimo appuntamento della retrospettiva “Morale – formale, Il rigoroso cinema di Elio Petri”.
Si inizia domani, mercoledì 27 marzo (alle 10.30 e alle 16.30) alla Mediateca Regionale Pugliese, con la proiezione del film “La classe operaia va in paradiso”, scritto da Elio Petri con Ugo Pirro, vincitore del Grand Prix per il miglior film al Festival di Cannes 1972, ex aequo con “Il caso Mattei” di Francesco Rosi.
Si tratta di un film che entra nella fabbrica italiana degli anni Settanta, per raccontare il rapporto alienato degli operai con la macchina e i tempi di produzione e, allo stesso tempo, è un film che esce dalla fabbrica. Fuori dai cancelli per accusare sia il movimento studentesco, spesso troppo distante e “astratto” dai reali problemi degli operai, che i sindacati, spesso invece collusi con i padroni con cui concertano e decidono della vita degli operai stessi, per arrivare fin dentro le case, evidenziando come l’alienazione dell’uomo-macchina continui anche nella vita di tutti giorni contaminando i rapporti personali.
A seguire “La proprietà non è più un furto”, interpretato da Ugo Tognazzi, Mario Scaccia, Flavio Bucci, Daria Nicolodi, Salvo Randone e Gigi Proietti. La pellicola è incentrata sul personaggio di Total, giovane impiegato di banca che odia profondamente il denaro e chi ne possiede. Convinto che la ricchezza sia il frutto di illeciti a danno del prossimo, si rifiuta persino di toccare le banconote a mani nude. Quando conosce un volgare macellaio, lo assume come simbolo da punire per migliorare la società. Lo deruba progressivamente del coltello, dei gioielli, dell’automobile, infine dell’amante. Ma pagherà con la vita.
Al Cineporto di Bari, giovedì 28 alle 20.30, sarà la curatrice della rassegna Angela Bianca Saponari a introdurre la pellicola “Todo Modo” (1976).
Adattamento cinematografico del romanzo di Leonardo Sciascia, questo film metaforico mette in scena l’autodistruzione della Democrazia Cristiana in una sorta di cerimonia estrema in cui i colpevoli si riuniscono per celebrare il proprio potere e il proprio annientamento. Rinchiusi nell’universo claustrofobico di un albergo sotterraneo dove tutto spinge all’autoflagellazione, gli uomini di potere ritornano creature miserabili chiamate a espiare i loro peccati verso una religione di cui hanno tradito gli insegnamenti. All’epoca della sua uscita il film suscitò violente polemiche Si trattava, infatti, di un processo che suonava come un’esecuzione. Realizzato nello stesso periodo di Cadaveri eccellenti (1976) di Francesco Rosi, a sua volta ispirato a un romanzo di Sciascia, “Todo modo” partecipa allo sforzo del cinema italiano di interrogarsi sul futuro politico di un paese in piena crisi.
La rassegna “Morale - Formale. Il rigoroso cinema di Elio Petri”, è organizzata dal GET -Centro per la ricerca e la didattica dell’immagine- in collaborazione con Apulia film Commission, la Mediateca Regionale Pugliese e il Piccolo Museo Didattico del Cinema (iniziativa cofinanziata dal PO FESR Puglia 2007-2013)
L’ingesso è libero fino ad esaurimento posti, per informazioni consultare il sito: www.apuliafilmcommission.it.