Massimo D'Anolfi e Martina Parenti al Cineporto di Bari per Registi fuori dagli sche(r)mi

I registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti saranno ospiti,giovedì 27 ottobre alle 20.30 al Cineporto di Bari, del nono appuntamento della 5ª edizione di “Registi fuori dagli scheRmi”, rassegna diretta da Luigi Abiusi e prodotta da Apulia Film Commission in collaborazione con Uzak. A dialogare con i due registi, oltre al direttore artistico Luigi Abiusi, ci sarà il critico cinematografico Michele Sardone (Uzak, Logoi, Film Parlato). A seguire la proiezione del loro ultimo film Spira Mirabilis (2016).
La collaborazione D’Anolfi–Parenti inizia nel 2007 con I promessi sposi(presentato al Festival di Locarno premiato a Filmmaker Film Festival a Milano) e prosegue con varie produzioni: Grandi speranze (2009 presentato al festival di Locarno), Il Castello (2011) selezionato in vari festival internazionali e pluripremiato (Premio Speciale della Giuria sia agli Hot Docs di Toronto, sia agli EIDF di Seoul, Premio per la miglior Fotografia agli IDA Awards in Los Angeles, Premio Speciale della Giuria Italiana.doc e Premio Avanti! al Torino Film Festival), Materia Oscura(2013, Premio Corso Salani per il Miglior Work in Progress, presentato alla Berlinale), L’Infinita Fabbrica del Duomo (2015, presentato in anteprima al Festival di Locarno).
La loro ultima produzione è Spira Mirabilis (2016), in concorso al Festival del Cinema di Venezia 71: simbolo di perfezione e di infinito, “la spirale meravigliosa” come venne definita dal matematico Jackob Bernoulli, è una spirale logaritmica il cui raggio cresce ruotando e la cui curva si "avvolge" intorno al polo senza però raggiungerlo mai. Girata in diversi luoghi del mondo, questa sinfonia visiva, inno alla parte migliore degli uomini, omaggio alla ricerca e alla tensione verso l’immortalità vede muoversi diversi protagonisti: la terra (le statue del Duomo di Milano sottoposte a una continua rigenerazione), l’acqua (uno scienziato cantante giapponese che studia la Turritopsis, una piccola medusa immortale), l’aria (una coppia di musicisti inventori di strumenti/scultura in metallo), il fuoco (una donna sacra e un capo spirituale, e la loro piccola comunità lakota da secoli resistenti a una società che li vuole annientare) e l’etere (Marina Vlady, che dentro un cinema fantasma, ci accompagna nel viaggio narrando L’Immortale di Borges).
Scrive Michele Sardone: «Necessari sono occhi curiosi e orecchie attente, è imprescindibile liberarsi da qualsiasi pregiudizio, indispensabile cercare di accogliere quanto più possibile immagini e suoni. Come mappa per orientarci viene a noi dato una schema degli elementi (acqua, fuoco, terra aria, etere), a disorientarci ci penserà poi la struttura fluttuante del film, fatta più per associazioni involontarie e connessioni sentimentali. La linea retta della storia, con origine svolgimento e fine, la lasceremo a chi la storia la scrive e se ne crede il protagonista; a noi, invece, la spira mirabile di un racconto che non vuole chiudersi, di un mito ancora presente, di una ricerca incessante e votata al fallimento – eppure, l’unica cosa degna di essere tramandata».
Nel Cineporto di Lecce non direttamente interessato dalla presenza degli ospiti, è confermato il collegamento in streaming dell’incontro.
Registi fuori dagli scheRmi è prodotto da Apulia Film Commission e finanziato da Regione Puglia e Unione Europea attraverso il Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2007-2013 e del P.O.R. Puglia 2014-2020 – Asse VI Obiettivo Tematico 6.7.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti.