Lo avevamo già letto.

Lo avevamo già letto sull'ottima ricerca commissionata da Mediaset e realizzata dalla Isi Cult relativamente all'universo mediologico nazionale, ma questo studio di Eurobarometro ci conferma che la TV è, seppur in calo relativo, la più amata dagli italiani e che, dunque, sulla TV e per la TV si fanno pazzie. Come per esempio la ridicola, triste - se non fosse drammatica - presa di posizione di Angelino Alfano che sta facendo ballare il governo più amato della storia recente del Paese per il solo fatto che Mario Monti avesse citato la parola "Rai" in relazione ad un incontro convocato con A, B e C, i leader che appoggiano il governo.
La cattiva politica, cioè quella che pensa ai fatti propri invece che al bene comune, non muore così facilmente, dopo soli tre mesi di montismo. Per ucciderla ci vuole un voto chiaro, forte, netto. Ed un'alternativa altrettanto chiara. Che francamente non si vede ancora all'orizzonte.
"Tv e radio ancora le preferite degli italiani, mentre aumenta anche l’uso di internet. E’ quanto emerge dal Rapporto sull’Italia dell’Eurobarometro Standard 76, presentato oggi alla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e discusso dal presidente dell’Ispo (istituto per gli studi sulla pubblica opinione) Renato Mannheimer e il presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara. Il sondaggio e’ stato condotto tra il 7 e il 20 Novembre 2011 su un campione di 1.031 cittadini. Per gli italiani (83%) e per gli europei (86%) la televisione rimane il mezzo di comunicazione di massa piu’ utilizzato anche se con alcune differenze percentuali legate all’eta’, al genere e alla provenienza geografica degli intervistati. A seguire troviamo la radio, anche se meno di un terzo degli italiani afferma di accenderla una volta al giorno (in Europa oltre la meta’ degli intervistati invece dichiara di farne un uso quotidiano) e la carta stampata, che vede il dato sul suo utilizzo giornaliero da parte degli italiani in ulteriore calo rispetto a un anno fa (dal 29% al 25%). La televisione risulta essere attendibile nel presentare le notizie europee anche se, proprio come la radio e la stampa, il dato sul grado di fiducia in essa riposto e’ in calo. Infine, qualche considerazione sul trend della rete. Gli utenti di internet sono in aumento: circa il 39% degli italiani dichiara infatti di connettersi quotidianamente. Inoltre, per ottenere informazioni sull’Unione europea vengono consultati principalmente i siti dei quotidiani o dei settimanali; a seguire troviamo le pagine istituzionali, i blog e altri siti di condivisione. L’utilizzo dei social media per ricercare informazioni rimane ancora marginale, ma la maggior parte degli intervistati ritiene che siano funzionali ad una maggiore partecipazione politica dei cittadini."
Fonte: Primaonline