Jèrôme Reybaud al Cineporto di Bari per il primo appuntamento della nuova edizione di "Registi fuori dagli sche[r]mi"

La situazione statunitense è il tema sul quale si concentra la sesta edizione di “Registi fuori dagli sche(r)mi”, rassegna cinematografica finanziata dalla Regione Puglia e Apulia Film Commission e realizzata in collaborazione con la rivista web Uzak.
A inaugurare la sesta edizione, giovedì 2 marzo alle 20.30 al Cineporto di Bari (in streaming nei Cineporti di Lecce e Foggia), sarà il film “Jours de France” di Jèrôme Reybaud, presente in sala. Il film è passato in concorso alla Settimana Internazionale della Critica dello scorso Festival del Cinema di Venezia e sarà nelle sale francesi a partire dal 15 marzo, per poi approdare a fine mese al prestigioso MOMA di New York.
All’incontro con il regista francese interverranno il critico cinematografico Eddie Bertozzi (spietati.it) e il direttore artistico della rassegna Luigi Abiusi (scrittore, saggista, selezionatore per la Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del cinema di Venezia e critico cinematografico per diverse riviste di settore).
Diventato un appuntamento permanente e radicato nel territorio regionale, anche quest’anno si alterneranno Al Cineporto di Bari, così come è accaduto in passato con Shinya Tsukamoto, Abel Ferrara, Jerzy Skolimowski, Victor Erice, Franco Maresco e Julio Bressane, alcuni tra i maggiori registi del panorama cinematografico contemporaneo.
“Restando sull’attualità, a nostro modo, facendo coincidere la politica con la poetica (l’estetica, la letteratura, l’umanesimo, sono sempre un impegno attivo verso il mondo), – commenta il direttore artistico Abiusi -, quest’anno i nostri interessi, la nostra passione per un cinema cristallino, progressista, vigoroso ci hanno portato tra l’altro a convergere verso la situazione statunitense: è lì che ora si concentrano le questioni più cruciali legate alla cultura, intesa come resistenza ai razzismi, alle belligeranze, alle discriminazioni.
Ci troviamo nella condizione di non poter essere certi (ma quasi) della presenza a fine marzo di Amir Naderi, vera e propria leggenda vivente del cinema contemporaneo e autore di uno dei film più straordinari degli ultimi anni, “Monte”, ammirato allo scorso Festival di Venezia. Amir, iraniano, vive a New York ed è stato colpito dalla messa al bando di Donald Trump, ma tenace come i suoi film dovrebbe riuscire a essere in Puglia a fine marzo. Resistenza a New York appunto: il più importante museo di arte contemporanea del mondo, il MOMA risponde all’oscurantismo, alla violenza di Trump con l’“esposizione” di quelli che considera i film più rappresentativi del contemporaneo: “Jours de France” di Jèrôme Reybaud e “The Last of Us di Allaedine Slim”.
“Jours de France” racconta di un giovane uomo, Pierre, che si lascia alle spalle compagno, appuntamenti e Parigi, e parte affidandosi a un navigatore speciale, Grindr, applicazione per incontri omosessuali che geo-localizza gli utenti. Ma Pierre non comprende le indicazioni stradali offerte dal potenziale amante e così si perde.
“Registi fuori dagli scheRmi” è finanziata dalla Regione Puglia e da Apulia Film Commission.
Tutti gli appuntamenti della rassegna sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.