“I resti di Bisanzio”, del regista pugliese Carlo Michele Schirinzi, al Doclisboa’14

Il regista pugliese Carlo Michele Schirinzi approda al “Doclisboa’14”, il festival internazionale di cinema della capitale portoghese e presenta il suo “I resti di Bisanzio”, unico italiano nella sezione “New Visions”. Tra i numerosissimi appuntamenti della kermesse di Lisbona, il film di Schirinzi sarà proiettato sabato 18 ottobre al Cinema Ideal della capitale, spazio recentemente recuperato alla città, e replicato giovedì 23 presso il Culturgest. Presentato lo scorso giugno alla 50esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, il film è stato salutato con grande favore dalla critica nazionale che ha parlato di “un naufragio anarchico al largo di un sud, di un mondo, incrostato nel bisogno impossibile di un altrove da sognare in fiamme” (Massimo Causo) o di “grandissimo film” (Silvana Silvestri) o ancora di “un film che va difeso” (Gianni Canova).
La storia ha per protagonisti C, S ed R.
C non ha stimoli dal quotidiano e condivide questo malessere con due amici, S, bandista del paese, ed R, ex-benzinaio che vive apaticamente tra le mura della sua spoglia dimora. Da quest’ultimo, C preleva scolature di carburante per realizzare il suo sogno: bruciare il presente che non gli appartiene. C ha continue visioni incendiarie, effimere ed impotenti perché soltanto immaginate dalla sua mente ed affrescate nei suoi occhi. Intanto tre “turisti” approdati sulle rive adriatiche si perdono nel Capo di Leuca tra luoghi abbandonati dalla Storia, ruderi architettonici e macerie sociali mentre un terrorista culturale, chiuso in una vecchia torre costiera, imbastisce parole che forse nessuno leggerà. Il film è un intimo ritratto del Basso Salento dedicato a chi è naufrago nella propria vita.