Frontiere

Stiamo sulla frontiera.
Nuovi modelli di business stanno sottraendo spazio e ricchezza a precedenti modelli, ma non sono sufficienti a garantire ritorni al sistema di autori e editori.
Sicché a vincere sono i cantori superficiali della libertà della rete.
Ma liberi da cosa?
Sono forse liberi i due terzi di italiani privi di accesso alla rete?
E sono liberi davvero coloro i quali accedono - come me, come tutti - alle informazioni tramite un unico attore del mercato che guadagna aggregando contenuti altrui, senza però riconoscere nemmeno un centesimo ai reali proprietari e autori degli stessi?
E siamo liberi in un mondo dominato dai signori delle lobbies economiche con sede a Mountain View?
A me pare che stiamo entrando, anzi siamo già dentro, la più colossale operazione di trasformismo capitalistico della storia umana.
E chi grida alla libertà, solo perché può scaricare un file 'torrent', non ha capito di essere già dentro il meccanismo del dominio.
Perché una umanità senza nuovi contenuti, davvero liberi e non auto censurati dalla necessità di aderire al canone comune, è una umanità persa.
Fonti d'ispirazione:
AgCom
Tafter