Inizio riprese "La scelta" di Michele Placido e "Zio Gaetano è morto" di Antonio Manzini

Bari, Brindisi e BAT, sono i tre territori pugliesi sui quali saranno impegnati da lunedì 30 giugno le riprese di due nuovi film sostenuti da Apulia Film Commission: “La Scelta” di Michele Placido e “Zio Gaetano è Morto” di Antonio Manzini.
 
L’attore e regista Michele Placido torna dietro la macchina da presa nella sua Puglia per girare “La scelta”, film ispirato dalla commedia “L’innesto” di Luigi Pirandello. La vicenda potrebbe essere una storia di normale felicità quotidiana, se un evento drammatico e improvviso non sconvolgesse l’equilibrio di Laura (Ambra Angiolini) e Giorgio (Raoul Bova), portando alla luce le loro diversità caratteriali. Il destino metterà alla prova il loro amore. Con grande forza, i due coniugi dovranno affrontare ogni paura e fare alla fine una
scelta, appunto. Nel cast anche Valeria Solarino e lo stesso Placido.
 
Il film sarà girato in 36 giorni, da lunedì 30 giugno a sabato 2 agosto, tra Bisceglie e la provincia di Bari. “La scelta” (Charlot – Goldenart Production) è sostenuto da Apulia Film Commission con un finanziamento pari a 326.879,75 euro (Apulia National & International Film Fund 247.891,25 euro Apulia Hospitality Fund 78.988,50 euro) per un impatto sul territorio di 991.565,00 euro.
 
“Zio Gaetano è morto”, invece, è il film d’esordio di Antonio Manzini che, dopo due settimane a Roma, prosegue la lavorazione in Puglia per 12 giorni, da lunedì 30 giugno al 12 luglio, tra Bari e Brindisi.
 
Interpretato dagli attori Libero De Rienzo, Pietro Sermonti, Rocco Ciarmoli e Giselda Volodi, il film racconta l’avventura di Cristian, che si trova a un bivio con una sola via d’uscita: andarsi a prendere un giaguaro in Puglia. E’ quello che può accadere a chi punta tutto sul famoso colpo di fortuna come unica possibilità di svolta nella vita. Cristian dovrà fare i conti con i boss del quartiere Silvanello e Sergione, affidarsi al guru della droga John Benzadrina, convincere l’amico Palletta a seguirlo nell'impresa del giaguaro, affrontare la donna cannone e la cosa più difficile di tutte: dire almeno una volta la verità alla sua fidanzata Teresa. E zio Gaetano? Una cosa è certa: è morto, ma non si sa né perché né come. Ma soprattutto, Cristian non sa proprio chi accidenti sia zio Gaetano.
 
Prodotto da Flavia Parnasi della Combo Produzioni col sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il lungometraggio è sostenuto da Apulia Film Commission con un finanziamento pari a 130.406,25 euro (88.591,25 euro Apulia National & International Film Fund e 41.815,00 euro Apulia Hospitality Fund), con una ricaduta economica sul territorio di 437.995,00 euro.