Conseguenze

Mi chiedo spesso, ora che ho un figlio, se avesse oggi diciotto anni (mancano quasi diciasette anni a quel momento, dunque ne parleremo tra un po', dai...), che facoltà frequenterebbe. Rectius: frequenterebbe l'Università? E se si, quale facoltà? Me lo domando perché penso che, per fare il nostro lavoro di manager culturali e direttori creativi, nessuna facoltà sia migliore della cara, vecchia Scienze politiche. Lo dico con cognizione di causa: io mi sono laureato da scienziato politico e se non avessi avuto quella formazione lì, quegli stimoli ricchissimi di conseguenze culturali, oggi non mi appassionerei - ad esempio - alle 23.10 di un lunedì pre estivo, dopo aver visto addormentarsi mio figlio, alle analisi realizzate da alcuni ricercatori sugli impatti della televisione digitale satellitare in Italia, oppure non leggerei lo speciale della IsiCult su Millecanali e non mi fermerei a riflettere sui temi della fiction italiana di cui parla Prima Comunicazione. Nel 2011, ad esempio, i canali digitali satellitari italiani hanno raggiunto il 27,9% dell'ascolto medio giornaliero. Questo dato va messo a confronto con il sondaggio EMG del lunedì (che idea geniale quella di Enrico Mentana, suvvia, questo sì che si chiama giornalismo politico!) che ci racconta come un italiano su cinque voterebbe oggi il Movimento 5 stelle (dunque non una persona, un leader, un simbolo, ma altri cittadini attivi) e con il fatto che oltre un cittadino su tre NON andrebbe proprio a votare oggi. Una visione olistica suggerisce di non fermarsi a un solo dato per trarre generiche, quanto illusorie teorie. Tuttavia l'intuizione assiste chi per anni ha studiato fatti e tendenze del mercato dei media e culturale, al pari di quello elettorale. Ed io penso che nulla di buono si sta preparando all'orizzonte. Almeno sino a quando qualcosa non accadrà. Se accadrà. Le conseguenze su di noi, sono, per ora, che i commissioning editors televisivi non sanno che pesci prendere e che il "cinema che gira intorno" sembra condannato ad andar sul velluto, dentro una coazione a ripetere vecchi stereotipi (vedasi l'esempio de "I soliti idioti 2"). E gli italiani che possono, allora, si rifugiano in tutte le possibili piattaforme alternative. Gonfiandole sino al punto che alternativa sarà, finalmente, la "casalinga di Voghera". Chissà, forse mio figlio non studierà e si dedicherà a fare il collaboratore domestico, oppure il tardo grillino. Hai visto mai?!