Ritorna "Il cinema ritrovato"

Dopo il successo della passata stagione, ritorna il ciclo “Il cinema ritrovato”, curato dalla Cineteca di Bologna e proposto in Puglia dal Circuito D’Autore di Apulia Film Commission. Ricomincia quindi il viaggio alla riscoperta di grandi titoli del passato, restaurati e presentati nelle versioni originali con i sottotitoli.
È “I 400 colpi” di Francois Truffaut (1959) il primo titolo in programma da giovedì 25 settembre in sette delle venti sale del Circuito. Il calendario prevede le proiezioni: giovedì 25 settembre all’ABC Centro di cultura cinematografica di Bari (spettacoli alle 18.15; 20.00 e 21.30) e all’Opera di Barletta (spettacoli alle 18.00, 20.00, 22.00); venerdì 26 settembre al Piccolo di Bari Santo Spirito (spettacoli alle 19.00 e alle 21.00); sabato 27 e domenica 28 settembre allo Splendor di Bari (spettacolo unico alle 17.00); lunedì 29 settembre al Db d’essai di Lecce (spettacoli alle 19.00 e alle 21.00); giovedì 2 ottobre al Metropolis di Mola di Bari (spettacoli alle 19 e alle 21.00), venerdì 3 ottobre al Garzia di Terlizzi (spettacoli alle 21.15).
 
Girato fra la fine del 1958 e l’inizio del 1959 a Parigi, “I 400 colpi” è il primo lungometraggio di Truffaut e venne presentato al 12° festival di Cannes dove vinse il Premio per la miglior regia. Manifesto della Nouvelle Vague francese, a tratti divertente e spesso commovente, “I 400 colpi” racconta di Antoine Doinel, un vivace quattordicenne che vive con i genitori in un piccolo appartamento a Parigi. Incompreso dalla famiglia e dagli insegnanti, incapaci di interpretare i bisogni affettivi e le inquietudini tipiche dell’adolescenza, il ragazzo si fa notare per la sua irrequietezza, lo scarso profitto e per gli scherzi che combina, tanto che finisce, in molte occasioni, per diventare il capro espiatorio di marachelle altrui. Le sue azioni sono un messo, non sempre consapevole, per attirare l’attenzione degli adulti e per protestare contro la loro insensibilità e la loro ostilità. Il solo conforto alla sua solitudine è l’amicizia col coetaneo Renè, con cui marina frequentemente la scuola andando al cinema, nei parchi parigini o al Luna Park. Una serie di episodi e incomprensioni portano Antoine al riformatorio, abbandonato a se stesso il giovane manifesta una continua malinconia che gli farà decidere per una fuga rocambolesca verso il mare.
Antoine è un po’ il cugino del giovane Holden, come lui vaga in giro per la città, che lo ospita, ma non lo difende, come lui scappa, sempre in fuga, sempre di corsa.
 
Il programma proseguirà con “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray dal 6 novembre e “Tempi moderni” di Charlie Chaplin, dal 9 dicembre.
Info dautore.apuliafilmcommission.it