Due giorni di "Cinema dello Spaesamento" al CineLab del Cineporto di Lecce

Il cinema è spesso il racconto del cambiamento, che può portare l’individuo al disorientamento, allo spaesamento. Il “Cinema dello spaesamento” è il tema che si affronta nella due giorni, in programma mercoledì 26 e giovedì 27, al Cinelab “Giuseppe Bertolucci” del Cineporto di Lecce, con al centro incontri, proiezioni, lezioni e masteclass.
A inaugurare la manifestazione, mercoledì 26 alle 18, sarà l’assessore alle Industrie Culturali e Turistiche Loredana Capone, che illustrerà i due nuovi bandi regionali: sui festival e sulle attività culturali della Regione Puglia.
Oltre 18 milioni di euro per riempire di “contenuto” i contenitori culturali non ancora sfruttati, per costruire una nuova cultura d’impresa e generare lavoro e buona occupazione – commenta l’assessore Loredana Capone -. Una quantità di risorse importante per un settore che è strategico per lo sviluppo della regione Puglia. In questi bandi, abbiamo introdotto elementi di novità e di modernizzazione del sistema di aiuti al settore della cultura e dello spettacolo, che mette al primo posto il rafforzamento delle imprese, la qualità della progettualità e lo sviluppo delle attività nell’arco dei prossimi tre anni. Le risorse sono destinate anche ai Comuni ai quali chiediamo una programmazione sempre più lungimirante e qualificata.
A seguire l’intervento dell’Assessore, alle 20, la serata prosegue con la proiezione del film “Un giorno devi andare” di Giorgio Diritti (2013), fra i registi italiani contemporanei più apprezzati nel mondo, con protagonista l’attrice Jasmine Trinca. La pellicola, peraltro selezionata al Sundance Festival di Robert Redford, sarà introdotta da Giorgio Rizzo, docente del corso di laurea in Scienze Filosofiche e presidente dell’Associazione “Don Tonino Bello”, e da Luca Bandirali, docente del corso di laurea in Scienze della Comunicazione.
Il tema dell’incontro è incentrato sul percorso iniziatico del personaggio femminile nella narrazione audiovisiva contemporanea, percorso che i teorici definiscono “heroine’s journey” (viaggio dell’Eroina), strutturalmente differente dal modello antropologico del viaggio eroico- iniziatico maschile.
“Un giorno devi andare” racconta la storia di Augusta, una giovane donna in viaggio. Lasciata l’Italia per il Brasile, si lascia portare dalla corrente del fiume, approdando sulle sponde e nella vita degli indios che suor Franca, amica della madre, vuole evangelizzare a colpi di preghiera e bambinelli luminescenti. Sorda al richiamo di qualsiasi dio e refrattaria alla condotta missionaria, Augusta sceglie laicamente di “essere terra”, proseguendo da sola e affittando una stanza a Manaus, capitale dell’Amazonas sulla riva del Rio Negro. Decisa a dare un senso alla sua “navigazione” si stabilisce nella favela, dove la povertà è lambita da una ricchezza che compra uomini, donne e bambini.
Accolta da Arizete, madre e nonna dentro una famiglia numerosa, Augusta trova nelle relazioni umane consolazione al suo dolore e al suo lutto: un bambino perduto, un marito dileguato, una vita disfatta. Ma l’afflizione di una nuova amica la persuade a riprendere il viaggio e il fiume. Sbarcata su un’isola si esclude dal mondo e dagli uomini, sprofondando nei silenzi interiori e nei suoni ancestrali della natura.
Il giorno dopo, giovedì 27 alle 19, si terrà una masterclass gratuita tenuta dai registi Adriano Valerio e Simon Rouby sul tema lo “spaesamento”, concetto nel quale si collocano le esperienze stilistiche differenti dei due cineasti: il cinema racconta i luoghi, ma a volte non si limita alla descrizione; rappresentando il rapporto fra l’individuo e l’ambiente, il cinema è racconto del cambiamento. L’incontro verrà introdotto da Fabio Pollice, ordinario di Geografia Ecomomico-Politica presso l’Università del Salento e direttore del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’Uomo, e Francesco Petrucci dell’Associazione Capo d’Arte.
La rassegna “Cinema dello spaesamento” è finanziata da Apulia Film Commission con il Cineclub Universitario in collaborazione con Capo d’Arte e con l’Associazione “Don Tonino Bello”.